Guru Ferrara della RedGFU, un maestro realizzato al Treviso YogaDay

Javier Eugenio Ferrara, 59 anni, allievo del Maestro Josè Marcelli, a sua volta discepolo del Maestro José Manuel Estrada, sarà ospite del Treviso YogaDay 2015 domenica 13 settembre, con un suo contributo alla tavola rotonda “Consapevolezza, alimentazione ed economia” (ore 15.30, Auditorium Santa Croce).

Di origine messicana, è un Guru autorevole e riconosciuto all’interno di un lignaggio di Maestri, che affonda le radici nel tempo.

Ha tenuto in tutto il mondo incontri su yoga, vegetarianismo, meccanica quantistica, famiglia e fratellanza, sessualità umana e trascendente, psicologia applicata.

Guru Javier Ferrara

Maestro Ferrara, la RedGFU lavora da anni in modo instancabile per un’umanità nuova e più consapevole. Alcuni però pensano sia un’utopia…

Nella RedGFU stiamo sviluppando e condividendo metodi di autorealizzazione,  non dottrine, per scoprire la profonda arte e scienza del vivere. Il nostro obiettivo è cercare di annullare ogni forma di discriminazione, settarismo e fanatismo dogmatico per promuovere una cultura di pace. È molto più che un’utopia. È già reale. Alla nostra associazione aderiscono infatti coloro che sentono l’esigenza di migliorarsi, di modificare il proprio stile di vita e di aumentare progressivamente il proprio livello di coscienza, a vantaggio di tutto il pianeta.

Cosa suggerisce a chi è alla ricerca della realizzazione del Sé?

È molto importante cercare uno spazio reale di arricchimento con quegli esseri umani che hanno intrapreso un cammino di crescita personale. Il condividere generoso e senza ricerca di ricompense ci porta a sperimentare in ogni istante una pienezza in quello che andiamo a ottenere e in quello che possiamo continuare a scoprire nella vita quotidiana.

La vostra missione è la fratellanza universale, l’amore tra tutti gli uomini. È l’amore, dunque, che ci salverà dalla follia di questo mondo in grande crisi?

“Amore” è una parola molto difficile da definire oggi perché viene per lo più attribuita a cose persino antagoniste tra loro. Possiamo definire Amore la legge di sintonia nella vita che può esprimersi dai piani più istintivi fino ai più sublimi. L’Amore infine si scopre come valore eterno della vita universale specialmente nel Bene Comune che è il valore che riassume tutti quanti i valori negli esseri umani. Questo è il Sommo Amore.

La famiglia può essere un luogo evolutivo dove sperimentare questo Amore con la A maiuscola?

Dall’influenza conscia ed inconscia della famiglia, noi costruiamo molti dei modelli che prenderemo come riferimento per tutta la nostra vita. Il padre e la madre lasciano nei figli sensazioni ed immagini (come registrazioni) di minaccia o accettazione nei vari aspetti del vivere, che condizioneranno a livello inconscio le nostre risposte.

Non sono gli unici condizionamenti, è vero, ma in un ambiente familiare e nei suoi aspetti funzionali certo determineranno in gran parte come vedrò e sentirò la relazione con me stesso e con tutti gli altri esseri umani. Nella famiglia noi sperimentiamo noi stessi e ci incamminiamo lungo il nostro personale percorso di ricerca del Sé.

Minimizzare queste influenze tanto importanti può portarci a commettere errori di valutazione che potrebbero danneggiarci nella qualità di vita interiore ed esteriore.

Ha ancora senso oggi, in un periodo in cui impera l’individualismo, parlare di “coppia”, di uomo e donna insieme?

È la polarità a produrre la vita fin dall’inizio dell’universo e sono il Maschile e il Femminile ad aver costruito la vita, dalle nostre tappe minerali, vegetali, animali ed umane. La polarità mal gestita, che sia in modo conscio o inconscio, genera la comparsa delle resistenze conflittuali nell’incontro con noi stessi e con gli altri. L’individuo si sviluppa in modo naturale e armonico all’interno della famiglia, della società. L’individualismo, dunque, nega qualcosa che è essenziale per noi esseri umani e, così facendo, lo nega anche nella vita dell’Universo cui appartiene.

Cosa significa “crescita personale” per una donna d’oggi?

Il passaggio dalla femmina (animale) ad una donna (anima umana nelle sue storie, sentimenti, aspirazioni, sensazioni, educazione, etc.) è in relazione col passaggio dall’inconscio (reazioni) al conscio (scelte). Che si sia femmine o maschi, a quel livello di coscienza, la cosa che più conta è sopravvivere, riuscire ad avere il controllo del territorio e manipolare ciò che ci circonda, per sentirci più sicuri.

Il vero passaggio a una esistenza cosciente come uomini e donne avviene quando ci scopriamo come un magazzino di esperienze, di rivelazioni di vita (Anima) che sono la nostra storia con le sue ombre e le sue luci.

Quello è il momento in cui possiamo imparare a vivere educando i nostri impulsi nel vivere quotidiano (non la sua negazione o repressione), per scoprirci come processo di ricchezza, di possibilità e di risorse dentro e fuori noi stessi!

Scopriamo l’umano in noi stessi e negli altri con le stesse virtù o vizi in potenziale.

È il passaggio che porta a viversi nella ricchezza della complessità dell’Umano coi suoi incontri e scontri, per riconoscersi e riconoscere gli altri dentro noi stessi. È un grande momento per tutti.

E per un uomo il processo è diverso o è simile?

Nell’essere umano di sesso maschile, il processo è simile, ma si rivela nelle sue specifiche caratteristiche. È la parte complementare che ci fa vivere come esseri umani pieni, portandoci a comprendere l’altro lato del mondo interiore mio e, pertanto, degli altri.

Un uomo cosciente può percepire quello che percepisce una donna e per questo motivo non le arreca danno, perché sa che danneggerebbe se stesso. Così sperimentando, percepisce interiormente la pace che produce l’incontro profondo di una polarità armonica.

Lo yoga ci dice che bisogna integrare per trascendere le nostre limitazioni, e non dividere per guadagnare a scapito degli altri.

Tra i tanti sentieri che offrono al cuore e alla mente buoni strumenti per la ricerca del Sé, ce n’è uno ben tracciato in cui è possibile incamminarsi: quello della RedGFU, la rete della Gran Fratellanza Universale, dove la pratica dello yoga è fondamentale.

Quest’associazione culturale internazionale senza scopo di lucro, fondata nel 1948 dal pensatore e ricercatore spirituale francese Serge Raynaud de la Ferrière, ha una missione alta: aiutare le persone a migliorarsi, a elevare la propria coscienza, e diffondere sul pianeta Terra una cultura della pace.

Paola Fantin

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