E al Treviso YogaDay arriva lo Yoga della Risata

Ridere fa bene a corpo, mente e spirito. Lo si potrà sperimentare al Treviso YogaDay l’11 settembre con le sessioni di Yoga della Risata condotte da Laura Biolghini del “Club Arcobaleno” (laura.biolghini@gmail.com) di Santa Lucia di Piave e Chiara Cappellotto dell’associazione “Ridere Col Cuore in Mano” che si trova a Meduna di Livenza (chiaracappellotto@icloud.com).

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cos’è lo Yoga della Risata?

«Lo Yoga della Risata – risponde Laura Bioghini – nasce grazie a un’idea del medico indiano Madan Kataria, il quale compì alcuni studi accademici sui benefici della risata e nel 1995 fondò il primo Club della Risata in un parco pubblico di Mumbay. I club sono gratuiti e il loro scopo è espandere la pace nel mondo attraverso la risata. Inizialmente Madan Kataria e i membri del suo Club attivavano la risata con degli stimoli mentali come barzellette, gag comiche, scherzi; tuttavia se le persone conoscevano già gli stimoli tendevano a non ridere più.

A questo punto Kataira si accorse che in realtà era possibile ridere anche senza un motivo preciso, un po’ come fanno i neonati o i bambini piccoli prima che vengano strutturati ed educati dal contesto sociale di cui fanno parte. Inoltre era stato rilevato da alcuni medici che il corpo, sia sotto il profilo fisico sia sotto il profilo psicologico, non distingue tra risata simulata e risata autentica, quindi i benefici che si ottengono sono gli stessi».

Come si pratica?

«Si inizia con un parte di riscaldamento e di attivazione del diaframma, che comprende movimenti del corpo, vocalizzazioni ed esercizi di respirazione per preparare i polmoni alla risata. Si passa poi agli “esercizi di risate” veri e propri che combinano elementi di recitazione con il gioco, ad esempio c’è la risata del saluto in cui ci si dà la mano e si ride oppure “la risata lunga un metro” in cui si apre un metro da muratore e si ride. Quando questi esercizi si combinano con le dinamiche di gruppo portano ad una risata spontanea, prolungata e sostenuta.

In seguito si ha la cosiddetta “meditazione della risata” che consiste nel lasciarsi contagiare dalla risata spontanea degli altri partecipanti, lasciando che il riso scorra liberamente in noi attraverso la sinergia che si crea col gruppo. Questo è il momento più catartico e liberatorio dell’intera pratica. Infine c’è una parte di riequilibrio e radicamento, perché tutta l’energia che viene stimolata con la risata deve essere riequilibrata attraverso un rilassamento o altri esercizi come la Grounding Dance».

Insomma, ci sarà da ridere. Ma appunto: perché ridere fa bene?

«Ridere porta molti benefici. Ad esempio ridendo si respira profondamente e si usa il diaframma (come nell’hatha yoga), così facendo arriva molto più ossigeno al cervello e al corpo intero, si massaggiano gli organi interni come il cuore, e dal punto di vista psico-emotivo si rilasciano le tensioni accumulate.

Inoltre ridere provoca il rilascio di neurotrasmettitori tipici della sensazione di benessere, come le endorfine e la serotonina. Quindi ridere è sicuramente un modo per combattere lo stress e l’affanno dalla vita quotidiana. Ricordiamo poi che la risata viene usata come terapia negli ospedali e nei luoghi di cura!»

Quali sono gli effetti sulle persone dopo una pratica di Yoga della Risata?

«Le persone cambiano umore, ci si sente più leggeri perché si rilassa la mente, che fatica a pensare mentre si sta ridendo, o si ride o si pensa. Se si pratica questo tipo di pratica con costanza e passione, dopo un po’ di tempo si può esperire una felicità nuova che ci porta a vedere la realtà con uno sguardo più positivo. Kataria dice che quando ridi cambi e quando cambi, il mondo intorno a te cambia, però non trasformi il mondo ovviamente, sei te che cambi e la tua realtà lo fa di conseguenza, quindi si ritrova la gioia delle piccole cose con un nuovo modo di approcciarsi alla vita stessa.».

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