Malattia e salute, i pensieri che fanno ammalare e quelli che guariscono

malattia-yoga-trevisoGran parte delle difficoltà che viviamo quotidianamente non dipendono dagli eventi che ci presenta la vita, ma da come noi reagiamo ad essi, da come li giudichiamo.

Siamo abituati a giudicare anche la malattia, attribuendole un significato spesso negativo. Ma la malattia non è altro che l’espressione di una reazione del nostro sistema corpo-mente-spirito a una serie di stimoli; rispondiamo diversamente a seconda della nostra relazione con l’ambiente esterno o con noi stessi

Questa reazione è mediata da una serie di processi biologici, che mirano a conservare la vita e l’integrità della persona. Quindi l’espressione della malattia – che noi percepiamo come segni e sintomi che alterano l’equilibrio della nostra esistenza – in realtà è il frutto di una reazione perfetta del nostro organismo agli stimoli che riceve dall’ambiente. La malattia è la miglior reazione possibile del nostro organismo in risposta a un evento esterno o interno; è una reazione intelligente, non casuale, prevista e controllata dal nostro cervello. Ancora una volta, la natura si rivela impeccabile!

È il nostro cervello, quindi, che ci fa ammalare? Alla fine è sempre colpa nostra? La malattia non è il frutto di una sfortunata serie di eventi?

Per comprendere le risposte a queste domande, dobbiamo ancora una volta sospendere il giudizio e, senza attribuire colpe a noi stessi o agli eventi della vita, possiamo assumerci la responsabilità della malattia o meglio della nostra salute.

Il corpo normalmente reagisce al contatto con l’ambiente esterno mettendo in attività il sistema immunitario guidato e controllato da una parte del nostro cervello, il Sistema Nervoso Autonomo o Vegetativo (SNV).

Il Sistema Nervoso Vegetativo può funzionare in modalità ortosimpatica (il sistema in risposta allo stress) o in modalità parasimpatica (il sistema della riparazione, della guarigione, del recupero dell’energia e della crescita).

Per garantire una corretta risposta del sistema immunitario, il nostro SNV deve poter passare correttamente dalla modalità ortosimpatica (stress) a quella parasimpatica (riparazione) e questo può accadere solo se non siamo sottoposti a periodi di stress eccessivo. Abbiamo bisogno di mantenere gli equilibri tra stress e riposo (per approfondire questo tema vi rimando all’articolo in cui spiego l’importanza dello shabbat!).

State già pensando che il vostro livello di stress non dipende da voi, ma da tutto ciò che gira intorno a voi: le altre persone, gli eventi della vita, la malattia stessa. In realtà non è così: il livello di equilibrio tra la parte ortosimpatica e quella parasimpatica del nostro SNV non dipende dagli stimoli esterni, bensì dalla modalità che il nostro cervello utilizza per relazionarsi con essi! Il medesimo evento può generare tensione oppure tranquillità a seconda di chi lo vive.

Noi percepiamo una realtà oggettiva, priva di connotazioni emozionali, tramite i nostri organi di senso e di relazione. Ricevuta questa percezione, il nostro cervello elabora immediatamente i dati della realtà oggettiva a seconda dei propri schemi mentali di pensiero ed esprime dei giudizi su di essa. Si generano così le emozioni, che non sono altro che reazioni soggettive e del tutto personali alla realtà.

È per questo che possiamo tranquillamente affermare che il nostro vissuto, le nostre emozioni e il nostro livello di stress non dipendono solo dalla realtà oggettiva in cui viviamo, ma dagli schemi mentali di pensiero con cui noi la analizziamo.

Il livello di stress trae origine dai nostri pensieri e non da ciò che ci succede. La guarigione del corpo è determinata dagli equilibri tra stress e riposo. La nostra salute e la nostra guarigione, in definitiva, dipendono dalla qualità dei nostri pensieri, dal nostro modo di analizzare e giudicare la realtà esterna e interna a noi!

La malattia non è quindi un problema, ma l’espressione di un disequilibrio, di una disarmonia nel nostro modo di affrontare la vita. Questa discordanza si manifesta e spesso si genera nei nostri pensieri, nei nostri giudizi, nel tentativo di controllare e pianificare tutto, ogni aspetto della nostra esistenza, in un continuo processo di giudizio, di divisione dicotomica tra giusto e sbagliato, tra bene e male.

Sospendiamo il giudizio, cambiamo i nostri pensieri guidati dal nostro sentire e ci metteremo nella condizione di poter guarire dai nostri conflitti emotivi e fisici!

E anche lì dove non troveremo la guarigione, avremo la possibilità di affrontare la realtà con uno spirito diverso, senza rancore o rabbia per ciò che è accaduto, per ciò che ci è stato fatto e non possiamo cambiare. Così, cambiati nel profondo i nostri pensieri, potremo gioire di tutto ciò che ci rimane, senza dare per scontato nemmeno un singolo respiro.

La malattia fa parte della vita e forse è uno strumento, come il dolore, che ci guida nel cambiamento e nella crescita.

Dott. Paolo Bruniera
Fisioterapista osteopata D.O.
Fondatore e direttore della Nuova Scuola di Osteopatia
Gestisce il centro osteopatico Breath of Life Studio

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