Guarire il tabù della morte. Video intervista a Sauro Tronconi

“Nel corso di decenni di ricerche mi sono imbattuto in innumerevoli tradizioni che l’Uomo ha sviluppato ad ogni latitudine e in ogni tempo, sin da quelle figure antropomorfe che risalgono a 265 mila anni fa (venere di Berekhat Ram, Israele). Tradizioni che davano fondamentale rilievo alla morte, elaborando simboli e cerimonie per il cosiddetto “passaggio”.”
(Sauro Tronconi)

intervista sauro tronconi

Il cambiamento è l’essenza della vita, addirittura ciò che la rende possibile. Ogni giorno nel nostro corpo muoiono le vecchie cellule e nascono quelle nuove. Possiamo non accorgercene, ma il mutamento è parte di noi e, anche quando in apparenza tutto sembra ripetersi, c’è sempre un dinamismo più o meno evidente che ci modifica.

Esiste però un cambiamento di cui non possiamo non accorgerci: è il cambiamento supremo che definiamo con il termine di “morte”. Mentre in molte culture e filosofie viene vista come una trasformazione a nuova vita, una porta verso dimensioni meno grossolane rispetto a quelle terrene, di fatto siamo abituati a percepire la morte come la fine di tutto, e ai nostri funerali si spandono lacrime e disperazione. C’è un vuoto enorme che ci impedisce di cogliere l’essenza intima dell’estremo passaggio.

È raro che, durante la nostra esistenza, qualcuno ci insegni ad affrontare il trapasso, nostro e dei nostri cari, pur essendo ineluttabile. È per questo che abbiamo intervistato Sauro Tronconi, ricercatore, scrittore, fondatore di Espande Institute for the Development of Self-Awareness e ideatore di un corso intensivo dedicato a fornire strumenti preziosi per gestire con più consapevolezza questo delicato passaggio: “Le porte del cielo e le porte degli inferi. I simboli del passaggio”.

“Ho selezionato una serie di simboli che risalgono al neolitico, ma che hanno viaggiato nel tempo attraverso la memoria della nostra specie – spiega Sauro Tronconi – per ritrovare ancora oggi quel patrimonio fondamentale che appartiene anche a noi uomini contemporanei, quella possibilità di avere la “giusta” paura della morte, per essere pronti in ogni istante, per darci l’opportunità di sperimentare gli strumenti che i nostri antenati hanno evoluto.”

L’intento è quello di far uscire la morte dalla trincea del tabù, spargendo un seme a favore della graduale apertura all’integrazione di questo passo fondamentale per ciascun essere vivente.

È un tabù che riguarda non solo il momento del trapasso, ma – sottolineano le più grandi scuole di evoluzione del potenziale umano – anche la nostra quotidianità. La paura della morte, infatti, sarebbe alla radice di ogni altro timore. Imparare a ridurre il peso intimo della morte significa dunque alleggerire le nostre vite, rendendole più fluide e, in definitiva, più felici!

«Ci sono uomini e donne che guardano spaventati a un evento inevitabile, altri che non si accontentano più di belle parole e illusioni e cercano una risposta oltre le religioni e le filosofie alla domanda “Che ne sarà di me?”. A queste persone – spiega Sauro Tronconi – si rivolge il seminario “Le porte del cielo e le porte degli inferi. I simboli del passaggio”».

Il seminario con Sauro Tronconi si terrà a Villorba (Treviso) sabato 30 aprile e domenica 1 maggio presso Espande Treviso (tel. 347 2620226 – email: treviso@espande.it).

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