Il Gong Master Team: vibranti performance al Treviso YogaDay

Hanno deciso di unire le loro forze e le loro armonie al Treviso YogaDay dell’anno scorso a Treviso, fondando il Gong Master Team.

Le tre associazioni Cuore di Gong, Nei-Dan Gong e Ca’ dei Morer saranno così di nuovo insieme il 13 settembre al Treviso YogaDay 2015 con nuove vibranti performance che produrranno un autentico Bagno di Gong, con più di una decina di Gong in una splendida cascata di suoni.

Il bagno di gong è un’autentica immersione nel suono che coinvolge tutti i sensi e con semplicità si è cullati dalle onde sonore. Lo si potrebbe tranquillamente definire anche “un massaggio cellulare” a livello molto profondo.

Il suono armonico regolarizza le onde celebrali e, annullando il senso del tempo, si è guidati in uno stato di sogno vigile, la mente si quieta e i processi di riparazione del corpo vengono accelerati. Stimolando e rafforzando la creatività diviene una pratica ideale per tutti, senza contro indicazioni.

Breve storia del Gong

Il Gong ha una storia millenaria che trae origine dai territori del Nepal, del Tibet e dell’India. Fu Yogi Bhajan (1929-2004) a portarlo in Occidente, proponendolo nelle sue lezioni di Kundalini Yoga e Meditazione. Lo considerava uno strumento sacro e anche il maggior simbolo dello Spirito. Lui aveva la consapevolezza che potesse riparare il sistema nervoso per esempio dai danni della droga, ma anche creare un profondo rilassamento, stimolando il sistema ghiandolare a funzionare a un livello superiore. A inventare i ‘bagni’ – quindi l’inondazione di suoni -, fu però un suo allievo, Don Conreaux (nato nel 1934), con un sistema da lui ideato: gli 11 Gong Planetari. Ancor oggi, instancabile, continua a diffondere il Sacro Suono del Gong per tutto il Mondo.

Effetti e benefici del Gong su chi suona e su chi lo riceve

Chi suona, raccontano gli esperti, raggiunge lo stato di “turìa”, cioè di neutralità. Di osservazione. Di sospensione. Chi lo riceve, invece, va in uno stato di coscienza non ordinario, di cui si è accorta la psicologia transpersonale nei suoi studi sull’essere umano.  Accade qualcosa. Processi di scioglimento di tensioni e contratture, per esempio. Chi ha avuto un bagno di Gong, dopo una operazione, ha avuto una convalescenza più veloce. Chi soffre di fenomeni depressivi, ha visto placare la propria mente dai pensieri ricorrenti. Le persone si sentono tonificate e gli stessi esecutori, se sono un po’ stanchi prima di prendere in mano il Gong, con una autopratica, si energizzano.

Induce esperienze che i monaci, grazie alle loro tecniche, raggiungono solo dopo molti training. Yogi Bhajan diceva: “La mente umana contiene delle scatole nelle quali cataloga tutti i suoni, tranne quello del Gong”. E questo influisce sulla mente, disarmandola, con suoni che vanno ad agire a livelli sottili.

È dunque importante, prima di vivere un “Bagno di Gong”, porre un’intenzione specifica verso di noi, verso i nostri cari e verso il mondo, proprio perché agiscono vibrazioni molto particolari. Chi utilizza il Gong, non di rado, ha ammesso di suonare uno strumento che produce misticismo e porta a vivere sensazioni molto profonde, coincidenze particolari, persone al momento giusto al posto giusto, con un aumento dei fenomeni di sincronicità. Una esperienza di connessione con il Tutto che penetra in nel più profondo e lascia tracce su tutti i Piani.

Attraverso il Gong, è infine anche possibile reinterpretare e comprendere meglio le tecniche del passato (medicina cinese e meridiani, per esempio), per sperimentare cosa avviene a livello energetico nel nostro corpo. Il Gong produce cambiamento e consapevolezza.

Le sessioni vengono condotte per 45 minuti o multipli di 45, per rispettare la cadenza temporale del nostro sonno ed essere più naturali possibile.

Prossimi appuntamenti

Dopo lo YogaDay del 13 settembre, il Gong Master Team si riunirà di nuovo insieme al BHR di Quinto di Treviso il 14 novembre prossimo, con un grande bagno di gong a cui poter partecipar

Paola Fantin

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