Craniosacrale: al Treviso Yogaday si potrà scoprire la propria “respirazione primaria”

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Anche l’embrione “respira”. E anche un cadavere, per alcune ore dopo il decesso, continua a “respirare”. Lo sapevate?

Questo respiro ha un nome: “respirazione primaria”.

Grazie all’associazione MU al Treviso YogaDay, domenica 11 settembre, si potrà scoprire la propria respirazione primaria. Ma andiamo per ordine.

 

Giannina, in che cosa consiste un trattamento craniosacrale?

«Il trattamento craniosacrale è una pratica collegata alle discipline del benessere, un metodo raffinato d’intervento sul corpo delle persone che opera al confine tra l’aspetto fisico e quello energetico-emotivo.

In pratica abbiamo un operatore che, mettendo le mani su alcuni punti del corpo della persona, entra in contatto e riconosce un movimento ritmico profondo, una espansione pulsante che è stata chiamata nella disciplina craniosacrale “respirazione primaria”.»

 

Perché “respirazione primaria”?

«All’inizio del ’900 il fondatore della disciplina craniosacrale, William G. Sutherland, chiamò “respirazione primaria” questo ritmo che coinvolge il corpo nella sua interezza a partire dalle ossa del cranio perché è una respirazione che viene prima della respirazione polmonare, è un movimento ritmico che è già presente quando siamo degli embrioni che devono ancora nascere.

Il ritmo craniosacrale poi influenza tutta la nostra esistenza, accompagnandoci per tutta la vita fino alla morte e oltre, nel senso che si può percepire anche qualche ora dopo la morte del corpo.»

 

A cosa serve una terapia craniosacrale?

«Il ritmo respiratorio che sta alla base della disciplina craniosacrale ci dice tantissimo in merito alla salute della persona, quindi in base a come si manifesta questo ritmo, l’operatore adeguatamente preparato riesce a percepire la qualità della salute della persona nella sua interezza. Ad esempio percepirà se c’è un ritmo che si presenta con un movimento libero, vitale e completo oppure se ci sono delle tensioni o delle riduzioni di energia vitale che possono anche aver a che fare con delle limitazioni nei movimenti del corpo. Questo ci dà delle indicazioni di carattere generale, in seguito possiamo portare l’attenzione a delle zone specifiche.

Una volta sentita questa respirazione attraverso la sua manifestazione possiamo invitare il sistema craniosacrale, che è un sistema fisiologico di ogni essere umano, a trovare delle risorse per riequilibrarsi.»

 

In che modo?

«La guarigione non la facciamo noi operatori da fuori ma, come in tutte le discipline olistiche del benessere, invitiamo il sistema ad accedere a quelle risorse profonde che permettono di raggiungere l’armonia e l’equilibrio psicofisico. Si tratta di un “ascolto” con le mani delle disfunzioni, tensioni e contrazioni presenti nel corpo, e un silenzioso invito al riequilibrio, a fidarsi e all’affidarsi al corpo, quale preziosa opportunità di crescita vitale.

Secondo la disciplina craniosacrale la salute non è qualcosa che si dà in base al fatto che ci sia una malattia o meno, la salute è sempre presente ed è un principio che guida e organizza la nostra vita, senza la quale ovviamente non potremo vivere.»

 

Quali benefici porta quindi un trattamento craniosacrale?

«La disciplina craniosacrale ha un approccio che lavora in profondità, mettendo in comunicazione ed equilibrio molti sistemi interni al corpo come il sistema nervoso, il sistema muscolo-scheletrico, circolatorio, respiratorio e anche immunitario. Il trattamento craniosacrale in un certo senso permette al sistema nervoso di autoregolarsi… »

 

Ci faccia un esempio?

«Ad esempio se una persona ha un dolore al ginocchio col Craniosacrale non andiamo ad “ascoltare” il ginocchio, ciò che facciamo è sentire come si manifesta questo ritmo in tutto il corpo e in seguito capire che cosa ci dice questo sul dolore al ginocchio, e in questo caso di solito può essere che sia veramente il ginocchio che ha bisogno di essere supportato per un aspetto specifico o può essere invece che il dolore al ginocchio derivi da uno stato di squilibrio di tutto il corpo. Quindi abbiamo la possibilità di comprendere l’origine del disturbo e di cosa ha bisogno davvero il nostro organismo….»

 

È un trattamento consigliabile a tutti?

«Sì, lo è. Trattando direttamente il sistema nervoso centrale e periferico porta rilassamento ed equilibrio alle funzionalità di tutti gli apparati fisiologici, quindi è un trattamento valido per tutti, dai neonati fino alla persona anziana. Di primo acchito il beneficio che porta è un recupero dell’energia e un alleviamento dello stress e della stanchezza.

Il trattamento craniosacrale è particolarmente consigliato per le persone anziane e adulte in momenti di criticità, e in questo senso è un coadiuvante di tutte le terapie convenzionali, infatti spesso si parla di disciplina complementare alle terapie convenzionali per riferirsi alla disciplina craniosacrale perché può supportare terapie come la semplice assunzione di antibiotici, terapie fisioterapiche, oncologiche, ecc.»

 

Cosa proporrete al Treviso YogaDay 2016?  

«Allo YogaDay faremo una presentazione della nostra associazione e della disciplina craniosacrale al mattino, e poi una nel pomeriggio. Ci sarà quindi l’occasione di parlare di questa disciplina in plenaria e di fornire delle spiegazioni più esaurienti. Inoltre dal mattino alla sera abbiamo uno stand, dove possiamo dare informazioni sui trattamenti, sugli operatori presenti nella provincia di Treviso e nel Veneto.

Durante la giornata dello YogaDay 2016 nel nostro stand sarà poi possibile fissare degli appuntamenti per ricevere una sessione di prova gratuita con delle indicazioni personalizzate, ottima occasione per provare cosa sia un trattamento craniosacrale».

 

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