Intervista a Marco Ferrini: “La scelta giusta è sempre e solo una: quella evolutiva”.

marco-ferrini«La scelta giusta è sempre e solo una: quella che ci consente di evolvere. L’evoluzione è il primo dovere che abbiamo nei confronti di noi stessi, della società e del mondo perché una persona evoluta è una risorsa per tutti. Al contrario, una persona che ha problemi da risolvere, e magari li ha rimossi, ricacciandoli nell’inconscio, anche se apparentemente colleziona successi in tutti gli ambiti della vita, dal lavoro alla famiglia, in realtà sta solo rimandando la resa dei conti con se stessa».

Parola di Marco Ferrini (Matsyavatara dasa) che sarà a Silea sabato 12 e domenica 13 dicembre per un seminario su “Come fare le scelte giuste al momento giusto” che si terrà presso Centro Culturale Tamai (via Roma 81).

Professor Ferrini, perché capita di non riuscire a distinguere cosa è giusto da cosa è sbagliato?

Perché siamo condizionati. E dunque non siamo liberi. E in questo stato condizionato le nostre scelte non le facciamo noi, le fa il nostro inconscio che è la parte di noi sconosciuta a noi stessi, dove sono depositati desideri, pulsioni, immagini di cui non siamo consapevoli.

Prendo in prestito le parole di Dante: “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”. E la prima conoscenza è quella delle dinamiche psicologiche a cui siamo sottoposti.

Il primo passo è dunque riconoscere che siamo esseri condizionati…

E il secondo?

Nel “Gautama Tantra Mantra” il mistico indovedico dice che le persone nascono nell’ignoranza, avidya in sanscrito, e possono ricevere la grazia del risveglio tramite il sat-guru, ovvero una persona devota a Dio che ha esperienza di vita spirituale e per questo può guidare ricercatori sinceri nel cammino spirituale.

Cosa intende per cammino spirituale?

Avydia è la perdita di consapevolezza della propria  originaria natura spirituale e il cammino spirituale comincia quando torniamo a mettere Dio al centro della nostra vita, risvegliando così la consapevolezza della nostra eterna relazione d’amore con Lui.

La scelta giusta, per ritornare al tema, è sempre quella che guarda lontano nella prospettiva dell’eternità. Se quello che facciamo oggi non sarà valido anche nel futuro poveri noi e povere le persone che contano su di noi.

Se una persona, diciamo leggendo questa intervista, prende coscienza di essere “condizionata” e vuole cominciare da domani a liberarsi dai condizionamenti per poter fare le scelte giuste nella propria vita, quelle che la rendano veramente felice, cosa può fare da subito?

La via della nostra tradizione, che è la tradizione Bhakti-Yoga (lo Yoga dell’Amore), ci dà tre riferimenti: guru, shastra, e sadhu. Tradotto: individuare il guru, il maestro spirituale, studiare sotto la sua guida le sacre scritture Vaishnava e frequentare persone che sono più avanti di noi nel cammino evolutivo.

La Katha Upanishad e la Bhagavad-gita ci dicono che “si diventa buoni facendo il bene e malvagi facendo il male”. E il saggio Patanjali, nel suo Yoga-sutra, per favorire la nostra evoluzione, ci dice esattamente cosa deve essere fatto (niyama) e cosa non deve essere fatto (yama). Comportandoci in maniera corretta e rispettosa verso tutto e verso tutti, si perdono le cattive abitudini, gradualmente cessano le distorsioni nella percezione della realtà e si acquista il discernimento che è la facoltà di distinguere il bene dal male e dunque ciò che ci mette in condizione di fare le scelte giuste.

La scelta giusta in termini spirituali a volte comporta un prezzo pesante sul piano materiale. È un prezzo che vale la pena pagare?

Servo l’“io” o “dio”? È il dilemma della vita incarnata. Attenzione però. Ciò che è evolutivo per noi non coincide con il concetto di martirio oggi tanto sbattuto in prima pagina, anzi mi sembra doveroso ricordare che la scelta evolutiva premia la vita non la morte. La scelta evolutiva è quella che tiene accuratamente conto del tempo, del luogo e della circostanza in cui si agisce, quindi non può esservi una formula già fatta e pronta all’uso valida per tutti.

Una scelta fatta con autentica libertà e spirito di offerta a Dio non ci farà mai rimpiangere nulla in alcuna circostanza.

Francesca Nicastro

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