Lo yoga è la porta di un processo

Lo yoga è la porta di un processo

Il grande successo dello Yoga ha aperto le porte del benessere a milioni di persone nel mondo, ma rischia di portare con sé anche un grande equivoco: Yoga non è solo una disciplina fisica!
Yoga è un processo che consente di vivere pienamente la vita.
Domenica 9 settembre avremo l’opportunità di sperimentarne le diverse sfaccettature.
Vi proponiamo qui sotto una breve intervista a Vilma Marcon (Centro Estrada) che ci aiuta a comprendere meglio il senso dello Yoga.

Perché pratichiamo Yoga?

Lo yoga è un mezzo che ci permette di migliorare la qualità della vita.
Equilibra le funzioni organiche, facilita la regolazione del funzionamento estremamente complesso del corpo.
Attraverso l’equilibrio fisiologico creiamo le condizioni per la stabilità psicologica.
Nello Yoga si scopre ciò che già esiste, ascoltando la nostra realtà dal corpo più denso a quelli più sottili.
Appena si dice Yoga, l’immagine che si presenta è quella di una persona seduta, le gambe incrociate, gli occhi chiusi. Eppure, Yoga non è legato ad una forma, ma a uno stato. E uno stato non può essere raggiunto attraverso il significato delle parole, la lettura, lo studio, il sapere. Uno stato deve essere vissuto.
Yoga non è tanto una scienza astratta o teorica, quanto una pratica che consiste nell’amplificare e approfondire la coscienza del presente, che è il contrario della dispersione e della confusione.
Praticare Yoga chiarisce, semplifica, decondiziona e ci consente di vivere la vita pienamente.

Cosa significa Hatha Yoga?

Hatha Yoga è la via del corpo, è indispensabile passare per il corpo per accedere all’esperienza di essere.
La via del corpo comprende: asana, la coscienza del corpo, la sua regolazione, il suo equilibrio; pranayama, l’integrazione delle energie interiori al ritmo del corpo attraverso il respiro; dhyana, l’esperienza della presenza vigile.
Attraverso asana, pranayama e meditazione si può risvegliare e affinare la consapevolezza della propria natura profonda.

Cos’è Asana?

Asana significa posizione e deriva dal sanscrito “AS” che indica rimanere, stare.
Apre la porta per stare nel presente, stabile e confortevole (Sthira e Shukam).
Ogni asana rappresenta un simbolo, un archetipo, un mondo, cioè il modello da cui derivano idee, concetti, oggetti.
C’è bisogno di un processo di apprendimento e allenamento in cui il corpo si adatta alla flessibilità, al respiro, al silenzio, alla percezione mentale.
L’immobilità è importante perché inizi un processo sottile di trasformazione delle nostre energie, in cui gradualmente ci inoltriamo.
Ogni movimento ha un senso e un obiettivo definito.
L’attenzione della mente in un punto specifico del corpo (Ekagrata) è l’inizio di un nuovo stato vibratorio.
Le posizioni delle mani e delle dita hanno la funzione di “switch” per aprire e chiudere il passaggio di energia.
Gli occhi chiusi o aperti stimolano un livello di sensibilità diverso.

Quali esperienze si possono provare nella pratica?

La prima esperienza è la scoperta che il fisico è teso, rigido, e che la mente è in continuo movimento.
Inoltre diventi cosciente del respiro e del momento in cui interrompi la respirazione, se riesci a mantenerla con un ritmo armonico entri in un livello di percezione più profonda.
L’immobilità permette di sperimentare gli stimoli interni ed esterni con i sensi acuiti.
La seconda esperienza è la percezione dei propri talenti e limiti attraverso un lavoro energetico sottile che porta in modo naturale a scegliere un’alimentazione libera da tossine per favorire la qualità dell’energia vitale.
Ed è così che la sensibilità e la consapevolezza aprono alla possibilità di una nuova relazione con se stessi fino ad arrivare alla coscienza meditativa (Samyama).

Asana hanno costituito una vera rivoluzione silenziosa per l’Occidente, che ha dato luogo al sorgere di una cultura per l’appropriazione cosciente del corpo come via di salute e più in là di trascendenza.
Popolarmente è stato confuso il sistema nella sua totalità con le posizioni del corpo, mentre lo yoga è la porta di un processo.
Asana, se non formano parte del sistema completo dello yoga, sono carenti di effetti importanti. Come parte di una via, fanno in modo che la nostra energia fluisca libera dai condizionamenti, dalle routine che impediscono il rinnovamento della nostra vitalità e ci permettono di sviluppare i centri pranici resi fluidi e armonici.

 

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